Arrivate con la cometa interstellare
Potrebbero essere tracce di acqua aliena, le prime provenienti da un altro sistema planetario, quelle che sprizzano dalla cometa interstellare 2I/Borisov, la nuova ‘intrusa’ del Sistema Solare individuata lo scorso 30 agosto e sotto stretta osservazione degli astronomi. Se la scoperta venisse confermata, dimostrerebbe che la cometa è molto simile a quelle di ‘casa nostra’ e aiuterebbe anche a capire meglio come l’acqua viaggia fra le stelle. A indicarlo è il gruppo di astronomi del Goddard Space Flight Center della Nasa guidato da Adam McKay nello studio in via di pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters e comparso su ArXiv, il sito che traccia gli articoli scientifici prima della revisione in vista della pubblicazione ufficiale.
I ricercatori hanno utilizzato un telescopio da 3,5 metri dell’Osservatorio di Apache Point, in Nuovo Messico, per analizzare la luce solare riflessa dalla cometa Borisov. Lo scorso 11 ottobre hanno così individuato nello spettro luminoso quella che sembra essere la ‘firma’ dell’ossigeno. Sebbene le comete possano produrre ossigeno in modi differenti, gli astronomi sostengono che la spiegazione più plausibile sia che l’ossigeno derivi dalla scissione dell’acqua in idrogeno e ossigeno. L’acqua stimata sulla cometa sarebbe presente insieme al cianuro (precedentemente identificato) secondo le stesse proporzioni osservate nelle comete del Sistema solare.
Gli astronomi si aspettano di poter osservare tracce più evidenti di acqua nelle prossime settimane, quando la cometa 2I/Borisov si avvicinerà ulteriormente al Sole: il calore aumenterà lo scioglimento del suo nucleo ghiacciato e di conseguenza l’emissione di gas e polveri.